Federlizia, la tizia della notizia

1.31.2006

Lecce: s'innamora in chat, lui le porta via 700mila euro

Si era innamorata in chat di un milanese di 50 anni. Per questo una 78enne salentina aveva deciso di intestargli l'intero suo patrimonio, del valore di 700mila euro. L'uomo, pero', a un certo punto e' sparito dalla circolazione con i soldi. Sulla presunta truffa indaga il tribunale di Lecce. I due si erano conosciuti anche personalmente a Rimini. Lui aveva detto a lei di essere separato, mentre all'anagrafe risulta sposato e padre di due figli. (Agr)

1.24.2006

Shoppingmania: 4000 euro spesi in Autogrill

I gestori chiamano la polizia che la porta in ospedale

Una giovane avvocatessa affetta da sindrome da acquisto compulsivo si dà a spese folli di notte in area di servizio di Anagni


ANAGNI (FROSINONE) - Spese pazze. In tutti i sensi. Sono quelle compiute da una giovane avvocatessa che ha trascorso tutta la notte nell'area di servizio «La Macchia» ad Anagni, sull'autostrada Roma-Napoli, spendendo 4000 euro in preda ad un particolare tipo di crisi depressiva, meglio conosciuta come sindrome da shopping o acquisto compulsivo.
SHOPPING SFRENATO - La professionista ha cominciato a fare spese folli all'interno dell'esercizio commerciale. Ha cominciato utilizzando i contanti, forse per non lasciare tracce, ma, una volta finiti i soldi liquidi, è passata alla carta di credito. Alla fine ha acquistato oltre quattromila euro tra cd, dvd, libri, sigarette, salumi e cioccolate varie. A fermare la corsa alla spesa della libera professionista sono stati gli agenti della Polstrada avvisati dai dipendenti dell'area di servizio preoccupati della furia maniacale con cui la donna stava procedendo agli acquisti. Accompagnata all'ospedale Umberto I di Frosinone ha atteso l'arrivo dei genitori che hanno confermato che la figlia «soffre di turbe maniacali e quando ha le crisi dà fondo a tutti i suoi averi»

Un bambino di 8 anni spara alla compagna di scuola

WASHINGTON (Stati Uniti) - Un bambino di otto anni ha sparato inavvertitamente a una bimba di 7 in una cittadina nei dintorni di Washington, Germantown, nel Maryland. Le condizioni della piccola non sono gravi. Il bambino stava mostrando la pistola che teneva nello zainetto agli amichetti quando e' partito un colpo. L'incidente e' avvenuto in un asilo di Germantown dove i genitori lasciano i piccoli perche' vengano poi accompagnati a scuola.

1.17.2006

Posa da morto su Internet per diventare famoso

COLUMBUS (OHIO) - La sua maggiore aspirazione è quella di diventare il più famoso 'corpo morto' da vivo. "Non è incredibile? - dice Chuck Lamb, raccontando la sua storia a un giornalista del New York Times - Non avevo idea di ottenere un simile successo".

Lamb è diventato Dead Body Guy (l'uomo dal corpo morto) il 5 dicembre, diffondendo le sue immagini sul suo sito. Si tratta di foto che mostrano l'uomo che posa come morto in vari punti della sua casa. Per esempio schiacciato dalla porta del suo garage, oppure 'ucciso' da una scossa elettrica in bagno. C'è una serie di foto che mostra Lamb con la faccia immersa in una scodella di brodo di pollo, il titolo delle immagini è "Morire di influenza aviaria".

Le foto sono state scattate dalla moglie, Tonya, che lo ha anche aiutato negli allestimenti, a cominciare dalla preparazione del sangue finto. Interpretando la propria morte, Lamb spera di ottenere una modesta forma d'immortalità. Racconta di aver sempre voluto diventare un attore famoso. Invece, a 47 anni, si era ritrovato ad essere solo un programmatore informatico della Nationwide Insurance, padre di sei figli.

E quando le sue speranze di diventare il nuovo Sean Connery sono morte, il suo sogno è cambiato: "Vorrei solo per una volta - spiega - il mio nome tra gli autori di un film o di una serie televisiva".

Ma anche questo sogno rischiava di rimanere inattuato, almeno fino al mese scorso, quando ha pensato che avrebbe potuto ottenere un ruolo da morto. Ha impiegato due giorni per costruire il sito, e poi ha aspettato che qualcuno lo notasse.

L'attesa non è durata a lungo. Il sito ha ricevuto 300.000 visiste nelle prime tre settimane. Nel giro di due ore, 2.000 contatti solo dalla Spagna. "Sono famoso in Spagna", si vanta.

Poi la consacrazione ufficiale: la CNN ha nominato il sito di Lamb come uno dei migliori della settimana. USA Today gli ha dedicato un breve articolo. Sono arrivate le interviste. Lamb è apparso in oltre cento Tv locali, si è parlato di lui in oltre 300 trasmissioni radiofoniche.

"Questo tipo di Columbus che interpreta se stesso da morto con l'obiettivo di diventare famoso mi ha affascinato" ha detto Van Patrick, un conduttore radiofonico dell'emittente KCMO-AM di Kansas City, che ha ospitato in una trasmissione Lamb all'inizio di questo mese. "E' una vicenda che mi attrae e mi respinge allo stesso tempo", ha spiegato Patrick.

E tuttavia nonostante i suoi 250.000 contatti, Lamb finora non ha ricevuta nessuna offerta cinematografica. In compenso è stato però invitato al Los Angeles Film Festival di giugno, dove otterrà un premio speciale per la categoria Self-Promotion. E poserà da morto su un tappeto rosso mentre attori cinematografici passeranno sul suo corpo. "Avete idea di quante migliaia di attori cinematografici di Los Angeles ucciderebbero per la pubblicità che lui sta ottenendo adesso?", chiede Al Bowman, un organizzatore di festival.

Naturalmente Lamb ha anche un ufficio stampa, Anne Howard, che sta cercando di farlo invitare da Jay Leno, nel suo Saturday Night Live. "Se funziona, spero che lui si ricordi di me", dice la signora Howard.

(17 gennaio 2006)

1.13.2006

La protesta delle spogliarelliste in corteo contro il divieto di fumo

TRENTON (NEW JERSEY) - Centinaia di spogliarelliste si sono esibite in lap dance e balli esotici davanti al Palazzo del Municipio. Completamente vestite. Non è l'ultima stravaganza d'oltreoceano, ma una maniera insolita per protestare contro il divieto di fumo nei locali pubblici, introdotto pochi giorni fa dallo Stato del New Jersey. Una legge che, secondo le ballerine, avrà un effetto devastante sul loro business: perdita di clienti, e quindi di dollari. "E' un divieto ingiusto", ha spiegato Dominique Hernandez, 24 anni, jeans e maglietta nera. "Molte persone, quando escono dal lavoro, vanno a prendere un drink e fumano qualche sigaretta, mentre guardano belle ragazze. Non ci trovo proprio niente di male".

Ma nella manifestazione contro il divieto le strip dancers non erano sole: una folla di fumatori le ha accompagnate e sostenute nella loro coerografica iniziativa. La maggior parte dei manifestanti ritiene infatti che bandire il fumo dai locali sia una violazione dei propri diritti. "Ho iniziato a fumare a 13 anni, e non ho mai smesso - ha confessato Allan Brophy, ventiquattrenne - Probablimente dopo questo divieto metteranno fuori legge le sigarette anche nelle nostre case. E non nascondo di essere attratto dal mondo delle spogliarelliste".

La legge, approvata domenica scorsa dal governatore Richard J. Codey, vuole proteggere dal fumo passivo gli esercenti e gli impiegati dei locali. Un divieto che si estende a bar e ristoranti ma che lascia fuori le aree di gioco dei casinò. I proprietari sono sul piede di guerra ("Il provvedimento infligge un colpo mortale ai nostri affari") e cercano un alibi nel passato: "Anche i padri della Patria, che hanno firmato la Dichiarazione di Indipendenza, erano dei fumatori". Una battuta ironica che, come il resto della manifestazione, ha lasciato del tutto indifferente il governatore Codey: "Protestino pure quanto vogliono: la legge non si cambia".

Scoperto l'assassino del «primo uomo»

Paleontologi sudafricani hanno individuato chi uccise tre milioni di anni fa «il bambino Taung», il più antico progenitore dell'uomo.

Un immagine del fossile che ha permesso la scoperta. Le frecce indicano le vestigia delle profonde ferite inferte dagli artigli dell'aquila (da Internet)
JOHANNESBURG - Il più antico progenitore della razza umana, vissuto dai due ai tre milioni di anni fa, i cui resti furono scoperti circa ottanta anni orsono, fu ucciso dall'attacco di un'aquila africana. Lo ha stabilito uno studio condotta dal professore americano Lee Berger, uno dei più famosi specialisti di paleontologia al mondo e ordinario della Wits University di Johannesburg. Questo studio è stato approvato dalla comunità scientifica sulla famosa rivista antropologica The American Journal of Physical Anthropology.
MISTERO - Il mistero di come fosse stato ucciso questo antico progenitore, chiamato «Bambino Taung», perchè quando fu ucciso aveva solo tre anni e mezzo, è stato dibattuto per decenni dagli scienziati e adesso le nuove scoperte potrebbero gettare una nuova luce sulla teoria dell'evoluzione umana.
SCOPERTA - I fossili del corpo del bambino furono trovati nel 1924 dal professore Raymond Dart nel nordovest del Sudafrica: all'inzio gli esperti pensarono che l'autore del primo omicidio della storia fosse o un leopardo o un altro felino. Ma il bambino Taung, che era un membro della Australopithecus africanus, una specie bipede di nostri progenitori, fu invece attaccato e ucciso da un aquila africana perchè sul suo teschio sono ancora evidenti i segni del becco dell'uccello che, una volta colpita la testa del piccolo, lo uccise velocemente. Inoltre secondo lo studio si possono scorgere alcuni segni del volatile anche intorno agli occhi del progenitore: essi furono incisi dall'uccello nel momento in cui tirò fuori le pupille dagli occhi del bambino
TESI - Già dieci anni fa il professor Berger aveva presentato alla comunità scientifica una tesi simile per spiegare la morte del bambino Taung: le sue ricerche furono dibattute molto sulla stampa specialistica, ma gli studiosi non furono convinti dalle argomentazioni di Berger. Invece adesso, le spiegazioni più dettagliate e gli studi scientifici più elaborati sembrano dar ragione a Berger.
ASSASSINO - «E' la fine di un mistero duranto più di ottanta anni» dice soddisfatto il professor Berger. Abbiamo provato in via definitiva e dopo aver affrontato tutti i dubbi possibili, che l'aquila africana coronata fu l'assassina del bambino Taung. «Ciò dimostra che i nostri progenitori non si dovevano preoccupare solodei grandi animali che vivevano sulla terraferma, ma anche di questi predatori che vivevano nei cieli. Oggi invece la situazione si è capovolta: sono i predatori a preoccuparsi della rapacità degli esseri umani».

Colombo catalano? Si cerca la prova nel Dna

Verrà confrontato il cromosoma Y di 120 catalani di cognome «Colom» con quelle del figlio illegittimo dell'esploratore

GRANADA (SPAGNA) - Pare proprio che in Spagna non riescano a rassegnarsi all’idea che Cristoforo Colombo fosse italiano. E per dimostrare che le origini dell’esploratore sono da ricercare nella penisola iberica questa volta giocano la carta delle genetica.
CROMOSOMA Y - Un team di studiosi, infatti, si appresta a esaminare il codice genetico di 120 catalani «doc» di cognome «Colom». Lo scopo: confrontare le sequenze di Dna del loro cromosoma Y (quello che hanno solo i maschi) con quelle del cromosoma Y di Hernando, figlio illegittimo di Cristoforo Colombo, sepolto nella cattedrale di Siviglia. Secondo Jose Lorente Acosta, direttore del Laboratorio di identificazione genetica dell’università di Granada, se il confronto dovesse dare esito positivo ci sarebbe la prova che lo scopritore dell’America è catalano e che il suo nome è stato storpiato da Colom a Colombo.
IPOTESI - Il primo storico a suggerire che Colombo non fosse italiano ma spagnolo è stato il peruviano Luis Ulloa Cismeros, nel 1927, basandosi, tra l’altro, sul fatto che molte delle località del nuovo mondo battezzate dall’esploratore portano nomi in qualche modo riconducibili alle isole Baleari. Altri storici hanno fatto l’ipotesi che Colombo abbia volutamente occultato il proprio vero cognome, Colom, per celare il proprio passato di pirata o addirittura di cospiratore contro il re Giovanni II di Aragona, cui avrebbe cercato di attentare al soldo dei francesi. Tra le altre teorie c’è poi quella che vuole Colombo effettivamente nato a Genova, ma figlio di una famiglia ebraica di cognome Colom, fuggita dalla Catalogna per sfuggire alle persecuzione religiose. Tra qualche mese probabilmente forse ne sapremo di più grazie al Dna.
13 gennaio 2006

Giakarta, sposi su internet senza essersi mai incontrati

GIAKARTA (Indonesia) - Sposarsi senza essersi mai conosciuti "di persona", per di più su internet? È successo a due cinquantenni indonesiani, che hanno pronunciato, in diretta sulla rete, il proprio "sì". Separati da un oceano.

Wiriadi Sustrisno, fisioterapista in California, e Rita Sri Mutiara Dewi, abitante di Bandung, in Indonesia, si sono conosciuti su internet diversi anni fa, "e da quel momento - ammette Dewi - abbiamo iniziato a scambiarci foto, a incontrarci in chat praticamente ogni giorno e a chiamarci spesso al telefono. Ma non ci siamo mai incontrati di persona".

La proposta di matrimonio è arrivata, da Sustrisno, lo scorso anno, e da quel momento la "coppia virtuale" ha iniziato a spargere la voce e cercare di trovare un modo per potersi sposare.

La notizia è arrivata anche al colosso indonesiano delle telecomunicazioni "PT Telekomunikasi Indonesia Tbk", che ha preso a cuore la situazione tanto da fornire schermi, altoparlanti e webcam per la cerimonia. "Ci siamo sposati su internet utilizzando il protocollo 'Voice Over Internet Protocol' (VoIP, il servizio di telefonate via internet a basso costo, ndr), il tutto sotto la supervisione di un ufficiale religioso musulmano", spiega Sustrisno. "La cerimonia, durata 25 minuti, è costata 200mila rupie (circa 21 dollari e 30 centesimi, ndr) - ha raccontato Mahmur Suriadiredja, direttore regionale della società di telefonia - e credo che la scelta sia stata fatta per risparmiare danaro. Immagino che da ora in poi siano in molti coloro che vorranno seguire questa strada".

La coppia, comunque, non dovrà aspettare molto per incontrarsi di persona: alla fine del mese, infatti, Dewi partirà per gli Stati Uniti.

(13 gennaio 2006)

VENDUTO L’ULTIMO PIXEL DELLA PAGINA BIANCA SU CUI APPORRE IL PROPRIO BANNER

Si è conclusa come una favola a lieto fine l’avventura di Alex Tew, lo studente americano che aveva un sogno: guadagnare un milione di dollari. Ci è riuscito vendendo l’ultimo pixel del suo sito su eBay a 140.300 dollari. Il sito di cui stiamo parlando è ormai già noto i più: www.milliondollarhomepage.com, una semplice pagina bianca messa a disposizione di chi vuole inserirvi il proprio banner pubblicitario, e divenuto in pochi mesi un caso da studiare.
Con un investimento di soli 50 dollari, così, Tew si è ritrovato in tasca “soldi facili”. La pagina web in cui ciascuno a pagamento poteva inserire la propria pubblicità e avere un link diretto alla propria home page è stata ideata da Alex in agosto, per pagarsi un corso universitario in business management. Non avrebbe mai immaginato che la sua idea potesse raccogliere un consenso così ampio: «Si è vero - afferma Tew nel suo blog -, il sito è stato lanciato per guadagnare un po’ di soldi per pagarmi l’università. Poi ho pensato che se riuscivo a vendere tutti gli spazi sarei diventato milionario». E così è stato.
La pagina bianca è stata divisa in 10 mila spazi da 100 pixel ciascuno. Ogni pixel valeva circa 1 dollaro e l’acquisto minimo obbligatorio era pari a 100 dollari. Il sito è andato online lo scorso 26 agosto, e tre giorni dopo Tew aveva venduto i primi 400 pixel. Poi il passaparola ha fatto il resto e, in meno di un mese, il ventunenne ha guadagnato 37 mila dollari. Ma il successo di www.miliondollarhomepage.com non si è fermato: nomi del calibro di Yahoo! e il quotidiano The Times hanno acquistato spazi pubblicitari, spingendo Tew a investire 40 mila dollari per un upgrade del server. Le case pubblicitarie non si sono fatte sfuggire la formula vincente ideata da Tew e si sono aggiudicate pixel su pixel, che ora stanno cedendo a prezzi decisamente più alti con ampi margini di guadagno.

Taiwan, i maiali fluorescenti

Gli scienziati di Taiwan sono riusciti a far venire al mondo tre maiali che di notte diventano fosforescenti. Si tratta, secondo il professor Wu Shinn-Chih, dell'istituto di scienza e tecnologia animale dell'università di Taiwan, di un grande passo avanti nella ricerca sull'impiego delle cellule staminali. L'obiettivo è quello di "fissare" le fasi di sviluppo dei tessuti, per arrivare a impiegare cellule staminali nella rigenerazione di organi danneggiati.

1.12.2006

Le foreste producono metano

Le foreste aumenterebbero il riscaldamento
Lo dice una ricerca pubblicata su Nature. Le piante in crescita assorbono anidride carbonica ma emettono metano


Le foreste come salutari polmoni della Terra, in grado di rimuovere anidride carbonica dall’atmosfera e scongiurare il riscaldamento globale? Macchè, tutto sbagliato, tutto da rifare. Secondo un clamoroso studio pubblicato sull’ultimo numero della rivista scientifica Nature (n. 439, pagg. 187-191,12 January 2006) le foreste assorbono senz’altro anidride carbonica, ma rilasciano metano, che è un gas serra con un potenziale riscaldante molto alto.

Colombia: a Tulua obbligo per legge di avere in tasca il preservativo

BOGOTA' - Una multa da 180 dollari e l'obbligo di seguire un corso sul sesso sicuro. Questa la sanzione prevista nella citta' colombiana di Tulua per chiunque fosse trovato sprovvisto di preservativo. Un originale quanto severo provvedimento, adottato per arginare la piaga dell'Aids e il numero delle gravidanze indesiderate, prevede infatti che tutti i cittadini che abbiano compiuto 14 anni debbano avere in tasca almeno un condom da utilizzare in caso di bisogno. La citta' di Tulua vanta il triste primato di una delle percentuali di diffusione dell'Hiv piu' alte di tutta la Colombia. (Agr)

Libri in pelle umana negli atenei Usa


Per qualcuno sono una forma di «rispetto» all'importanza del libro

Scoperti alla Brown university, ma anche ad Harvard e in altre prestigiose istituzioni accademiche americane


WASHINGTON - La «pelle umana» forse non rivestirà davvero la poltrona del direttore intergalattico di fantozziana memoria ma qualche libro pare di sì. Per la precisione nelle biblioteche di alcune prestigiose università americane. Lo ha reso noto, ma sarebbe meglio dire «denunciato» l'agenzia Associated Press da Providence, capitale del Rhode Island e sede della Brown University, uno degli Atenei della cosiddetta Ivy League, i più storicamente celebri degli Stati Uniti.
ANATOMIA DENTRO E FUORI - Nella biblioteca della Brown, per esempio ci sarebbe un volume d'anatomia che non solo tratterebbe la materia ma «se ne rivestirebbe» pure. E non sarebbe l'unico caso. Volumi del genere sono presenti anche altrove. In genere i libri rilegati in pelle umana non sono accessibili al pubblico, ma solo agli studiosi. Secondo l'Associated Press, oltre che alla Brown, volumi in «verissima pelle» sarebbero custoditi tra gli scaffali di Harvard, del College of Physicians di Philadelphia e di altri Atenei. Spesso si tratta di libri di medicina, ma alla Cleveland Public Library c'è un Corano rilegato con la pelle di un suo proprietario, un leader tribale arabo, e alla Brown ci sono due copie de La Danza della Morte.
UNA FORMA DI OMAGGIO - L'esistenza dei volumi, di cui gli studiosi sono informati, ma che il pubblico in genere ignora, suscita un dibattito sull'eticità di tale presenza nelle biblioteche statunitensi. Un docente di bioetica dell'Università della Pennsylvania, Paul Wolpe, storicizza la questione e nota: «Questi non sono libri rilegati dai nazisti». Anzi, spesso la rilegatura in pelle umana sarebbe un segno di rispetto: ad esempio, i volumi di medicina sarebbero un omaggio ai cadaveri usati negli studi medici.
MEDICI E CADAVERI - In ogni caso, il motivo di questa curiosa copertura dei libri attinge al fattto che i volumi in questione risalgono per lo più ai secoli scorsi, quando le biblioteche private erano appannaggio di pochi privilegiati, tra cu dievrsi emdici che avevano accesso ai cadaveri per motivi di studio e quindi anche ai loro resti cutanei. Va detto però che in altri casi i bibliofili acquistavano la pelle di condannati a morte o di persone decedute in stato di indigenza.Non sarà un caso che almeno due dei volumi rilegati in pelle umana ritrovati dalla Associated Press siano due edizioni della «Danza della morte».
12 gennaio 2006

«Casa con moglie» da 600mila dollari

La bizzarra iniziativa di un'imprenditrice americana stanca di vivere da sola

L'annuncio dell'insolito pacchetto era apparso su Ebay ma è stato censurato. Ora si trova sul sito della donna, 49 anni ben portati


Casa con moglie in vendita sul Web


Casa con moglie a partire da 600mila dollari: il bizzarro «pacchetto» è stato ideato dalla signora Deborah Hale, avvenente imprenditrice americana di origine norvegese, 49 anni ben portati, che stanca di vivere da sola nel suo splendido focolare ha affidato al Web l'insolito annuncio. Prima a eBay (con asta in scadenza a San Valentino), che però l'ha censurato per timore che nascondesse un'attività legata alla prostituzione. E poi al sito www.housewithbride.com dove, oltre ai dettagli della casa, che si trova a Denver in Colorado, si possono vedere le foto di Deborah: una biondona senza una ruga, con il seno (rifatto) che vince la sfida con la forza di gravità, in posa da testimonial di cosmetici. Lei invece non si occupa di trucchi e creme ma di gioielli: quattordici anni fa, racconta sul suo sito, ha fondato ad Albuquerque (New Mexico) una società che li disegna e li produce. Poi scontenta della vita solitaria tutta lavoro che conduceva ad Albuquerque «ho comprato una casa a Denver ... per migliorare la mia vita sociale e trovare l'anima gemella» si legge in homepage. Ma dopo «qualche anno» nella nuova città non è cambiato granché: agenzie per incontri, appuntamenti al buoi e combini fissati attraverso amici non le hanno fatto incontrare il principe azzurro. Quindi, avrà pensato Deborah, alzo la posta. Ed ecco l'idea dell'annuncio del pacchetto moglie+casa. Ma attenzione, per aggiudicarselo i soldi non bastano: i candidati ideali, si legge nel sito, devono avere un'età tra i 40 e i 60, non devono russare e devono avere un buon lavoro. E anche l'aspetto farà la sua parte visto che «sono gradite video e foto» dell'aspirante compagno.
Cosa fa pensare a Deborah che questa volta avrà più fortuna non si sa. Ma del resto meglio non farsi troppe domande riguardo a una che si presenta come «figlia di un ministro quindi attenta alla spiritualità».
12 gennaio 2006

Usa: trovata auto rubata 37 anni fa

NEW YORK, 11 GEN - La polizia della California ha ritrovato una vettura sportiva rubata 37 anni fa e l'ha restituita al legittimo proprietario. L'uomo si trova ora in possesso di una preziosa auto d'epoca. La macchina, una Corvette decappottabile del 1968, era stata rubata nel '69 nel quartiere newyorchese di Queens. E' stata ritrovata in un container in partenza da Los Angeles per la Svezia. E' in perfetto stato ed essendo diventata un modello da collezione e' aumentata notevolmente di valore.

Gioco di società: Pusher's Street, Monòpoli da smart shop

"Trovato positivo al narco test, rimani fermo due turni per ritiro della patente" o ancora "Hai dimenticato il bilancino! Torna al VIA senza ritirare i soldi del Boss".
Sono alcune delle carte - corrispondenti alle probabilità e agli imprevisti del Monopoli - del gioco di società Pusher's Street, in vendita online (www.pushersstreet.com) e in alcuni smart shop del Nord Italia a un prezzo che varia fra i cinquanta e i settanta euro.

Pusher's Street, ironicamente ispirato al Monopoli e al Gioco dell'Oca, sta diffondendosi con il passaparola nell'underground dei fumatori e non solo, aspirando meritoriamente allo status di gioco cult.

La plancia di gioco è un colorato casellario costellato di caselle con spacciatori, pupe, foglie d'erbe, funghetti e panetti di fumo. Le pedine dei giocatori rappresentano gli oggetti tipici: un bong, un cylom, un cibanga, una pipa e un tritaerba. Oltre ai soldi per le contrattazioni ci sono diversi panetti - in plastica - di Marocchino, Funghetti, Erba e del preziosissimo Charas.
Tutto il gioco è disegnato sull'immaginario del mondo-canna, con relativo gergo e riferimenti alle manie dei fumatori e alle leggende metropolitane. La polizia in agguato rappresenta il nemico numero uno.
Vince il giocatore che riesce a passare dalla casella "VIA" del tabellone con almeno 2 pedine di Charas.

Tra le carte alcune memorabili: l'Infamata che dà diritto a chi la pesca di decidere chi, tra gli avversari che possiedono sostanze, verrà beccato dalla polizia; l'Imbosco che serve per evitare l'arresto da parte della polizia; la Dritta che permette di realizzare un affarone.
Molto divertente la contrattazione, alcune penalità e il ritmo, anche se forse ci sarebbe da fare qualche appunto sulla chiarezza delle regole. Indicativamente una partita dura un paio d'ore ma, come suggerisce il regolamento, "quando sarete diventati giocatori esperti, potrete variare l'obiettivo, rendendolo più semplice o più complesso e di conseguenza impiegando tempi di gioco più, o meno lunghi." La massima libertà in tutto, ovviamente. Voto: 10. Tenendo conto che - come si legge sul sito ufficiale - "questo gioco non vuole in alcun modo incitare l'uso di sostanze stupefacenti"...

FRANCIA: UN GIOVANE MANGIATO DAL SUO ROTTWEILER

Il cadavere di un uomo parzialmente divorato dal suo cane Rottweiler e' stato scoperto da suo padre, che si era recato a vedere il figlio dal quale non aveva notizie da alcuni giorni. E' accaduto a Saint Etienne, nelle vicinanze di Lione (Francia centro-orientale; il cane aveva mangiato una parte del volto, del collo e della schiena del giovane. Rimane da chiarire se sia stato il Rottweiler a uccidere il suo padrone (aveva 27 anni di eta'), o se il giovane fosse gia' morto quando il cane ha cominciato a cibarsi del suo cadavere.

Palermo, si impicca dopo lo sfratto

L'uomo, 41 anni, ha lasciato un biglietto al padrone di casa Trovato da un amico che doveva aiutarlo nel trasloco: "Resto per sempre in questa casa"

PALERMO - Lo hanno trovato impiccato nella sua stanza da letto, in un appartamento di via Tavola Tonda, nel centro storico di Palermo, da dove era stato appena sfrattato con un provvedimento esecutivo. E' accaduto stamane, poco dopo le 6. Il suicida, Giovanni Runfola, 41 anni, da quando aveva ricevuto lo sfratto, era piombato in una profonda depressione.

A dare l'allarme un amico della vittima, che proprio questa mattina doveva aiutare l'uomo a spostare i mobili in un box di cui aveva le chiavi. Quando è entrato nel deposito ha trovato un biglietto con la scritta "Avverti la polizia". Corso subito verso la casa della vittima, ha bussato più volte senza ricevere risposta. Quindi la chiamata al 113, l'arrivo degli agenti che entrati nell'appartamento hanno trovato l'uomo senza vita. Nella stanza da letto c'era un biglietto con cui la vittima ha voluto motivare il suo gesto: "Ciao, signor padrone di casa, tu mi butti fuori di casa ma io qui ci resterò per sempre".

In casa dell'uomo ci sono amici e parenti che lo ricordano come una persona buona e generosa. Nessuno si sente di affermare che il suicidio sia legato strettamente allo sfratto subito.

L'uomo aveva già tentato di togliersi la vita il tre gennaio scorso, quando era salito all'ultimo piano della fatiscente palazzina di via Tavola Tonda dove abitava e aveva minacciato di lanciarsi nel vuoto. Erano stati i suoi vicini di casa a impedirgli di gettarsi, e dopo averlo convinto a scendere lo avevano accompagnato in ospedale.

(11 gennaio 2006)

7 anni, guida un pick up e semina la polizia

Folle corsa di 11 chilometri nel traffico di Shelbyville, nel Tennessee. Il bambino denunciato per guida senza patente

Un frame del video dell'inseguimento girato dalla polizia di Shelbyville
SHELBYVILLE (Tennessee, Stati Uniti) - Ha 7 anni e non supera il metro e venti di altezza. Ma ha già rimediato la sua prima denuncia per guida senza patente e resistenza alla polizia.
FUGA NEL TRAFFICO - Per meritarsi tanto si è messo alla guida di un furgoncino pick-up sottratto ai genitori e si è messo a guidare correndo all'impazzata per le strade di Shelbyville, cittadina di 14 mila abitanti non lontana da Nashville, nel Tennessee. Ha condotto il veicolo in una corsa da brivido continuata per ben 11 chilometri, tenendo testa alle pattuglie della polizia che lo tallonavano a sirene spiegate pensando di avere a che fare con l'ennesimo pirata della strada.
«VOLEVA LA PATENTE» - Grande la sorpresa degli agenti quando si sono accorti che al volante del piccolo truck non c'era un pazzo ubriaco ma un bambino che arrivava si e no all'altezza della portiera. «Ci ha detto di averlo fatto perché voleva ottenere la patente» hanno raccontato i poliziotti.
CINTURA ALLACCIATA - Il ragazzino si era messo alla guida posizionandosi sul sedile come un esperto driver, con tanto di cintura di sicurezza allacciata. E non si è neppure dimenticato di imitare i propri genitori, azionando le frecce ogni volta che doveva girare. Peccato però che non riuscisse a tenere fermo il grande volante e a fare andare il veicolo in linea retta. «Ondeggiava da una parte all'altra della strada - spiega l'ufficiale di polizia Josh Laverette -. Non riusciva proprio a stare nella propria corsia». Non solo aveva problemi con il volante: il bambino era talmente basso da non riuscire neppure a frenare. Per farlo doveva puntare a terra il piede sinistro e puntare sul freno con il destro.
RISCHI DI COLLISIONE - L'inseguimento ha avuto momenti difficili e il rischio di collisione con altri veicoli agli incroci o sulla carreggiata contraria è stato continuo. Poi, fortunatamente, la folle corsa è finita. Proprio davanti alla casa dei suoi genitori. La bravata è costata al ragazzino la denuncia per guida senza patente con nove anni di anticipo rispetto a quando potrà legalmente conseguire il permesso di guida. Ma non è tutto: entro questa settimana dovrà anche comparire davanti ad un giudice del tribunale minorile.
11 gennaio 2006

1.11.2006

Usa, mummificata sul dondolo

E' rimasta due anni e mezzo seduta sul dondolo, davanti alla Tv accesa. Il cadavere di una donna di 61 anni (nella foto) è stato ritrovato dalla polizia a Cincinnati quasi in stato di mummificazione. La famiglia, che viveva al piano di sotto, aveva lasciato al massimo il condizionatore per evitare che il corpo si decomponesse. Era stata la stessa Johannas Pope, morta per cause ancora ignote, a chiedere alla sua badante di non essere sepolta dopo la morte. Credeva infatti in una forma esoterica di resurrezione e la famiglia aveva deciso di rispettare la sua volontà. Sono state le telefonate ripetute di un parente a suscitare sospetti. Non sembra però che il comportamento dei familiari infranga alcuna legge.

Vive con un ragno nell'orecchio per un mese

Curioso problema per una donna svedese
La donna ha scacciato l'aracnide dal letto. Poi problemi all'udito e, 27 giorni dopo, ha trovato l'ospite dopo una pulizia del padiglione

STOCCOLMA - Vivere per un mese con un ragno ospite di un orecchio. È successo a una donna svedese, secondo quanto riporta il quotidiano popolare «Expressen». L'aracnide, di colore nero, «grosso come l'unghia di un pollice» aveva approfittato del sonno della sua ospite per trovarvi riparo. La durata del periodo in cui la bestiola ha convissuto con la signora scandinava è stata ricostruita in base ai ricordi della donna. Che una sera di novembre, circa un mese prima della scoperta dell'intruso, aveva visto e cacciato il ragno dal suo letto.
Poco dopo quella sera la svedese aveva accusato un abbassamento dell'udito - scrive il quotidiano - e aveva ritenuto che la causa potesse essere un tappo di cerume. Non era però intervenuta. Poi, una sera, ha sentito «come il rumore di un raspare» nell'orecchio in questione. È andata in farmacia e ha acquistato un prodotto liquido per la pulizia del canale uditivo. È stato durante il primo trattamento che il ragno, bagnato ma vivo, è saltato fuori dal suo nascondiglio e si è messo in fuga. Chissà che non tenti di ritornare nell'alloggio che l'ha salvato dai rigori del clima nordico.
11 gennaio 2006