Federlizia, la tizia della notizia

1.13.2006

La protesta delle spogliarelliste in corteo contro il divieto di fumo

TRENTON (NEW JERSEY) - Centinaia di spogliarelliste si sono esibite in lap dance e balli esotici davanti al Palazzo del Municipio. Completamente vestite. Non è l'ultima stravaganza d'oltreoceano, ma una maniera insolita per protestare contro il divieto di fumo nei locali pubblici, introdotto pochi giorni fa dallo Stato del New Jersey. Una legge che, secondo le ballerine, avrà un effetto devastante sul loro business: perdita di clienti, e quindi di dollari. "E' un divieto ingiusto", ha spiegato Dominique Hernandez, 24 anni, jeans e maglietta nera. "Molte persone, quando escono dal lavoro, vanno a prendere un drink e fumano qualche sigaretta, mentre guardano belle ragazze. Non ci trovo proprio niente di male".

Ma nella manifestazione contro il divieto le strip dancers non erano sole: una folla di fumatori le ha accompagnate e sostenute nella loro coerografica iniziativa. La maggior parte dei manifestanti ritiene infatti che bandire il fumo dai locali sia una violazione dei propri diritti. "Ho iniziato a fumare a 13 anni, e non ho mai smesso - ha confessato Allan Brophy, ventiquattrenne - Probablimente dopo questo divieto metteranno fuori legge le sigarette anche nelle nostre case. E non nascondo di essere attratto dal mondo delle spogliarelliste".

La legge, approvata domenica scorsa dal governatore Richard J. Codey, vuole proteggere dal fumo passivo gli esercenti e gli impiegati dei locali. Un divieto che si estende a bar e ristoranti ma che lascia fuori le aree di gioco dei casinò. I proprietari sono sul piede di guerra ("Il provvedimento infligge un colpo mortale ai nostri affari") e cercano un alibi nel passato: "Anche i padri della Patria, che hanno firmato la Dichiarazione di Indipendenza, erano dei fumatori". Una battuta ironica che, come il resto della manifestazione, ha lasciato del tutto indifferente il governatore Codey: "Protestino pure quanto vogliono: la legge non si cambia".