Federlizia, la tizia della notizia

4.04.2006

Londra, il recordman dell'ecstasy. Quarantamila pillole in nove anni

LONDRA - Per la prima volta i ricercatori hanno potuto osservare e verificare gli effetti prodotti da un uso prolungato di pillole di ecstasy. Un britannico di 37 anni si è infatti sottoposto a cure dopo aver preso circa 40mila pillole di ecstasy in nove anni. Mister "A", così è indicato nello studio pubblicato dal centro tossicodipendenze della Saint George Medical School di Londra, si è rivolto ai medici sette anni fa, quando la sua vita era diventata un disastro in seguito alla tossicodipendenza, ma anche in seguito, quando non assumeva più la droga, ha continuato a soffrire di amnesie, allucinazioni, depressione e rigidità muscolare al collo e al viso, tanto forte da non riuscire a chiudere la bocca. I medici ritengono che molti di questi sintomi saranno permanenti.

Mister "A" cominciò a fare uso di droghe quando aveva 21 anni, secondo quanto ha riferito ai ricercatori. Per i primi due anni prese in media cinque pillole di ecstasy ogni weekend, poi le dosi aumentarono, passando all'assunzione di tre pillole e mezzo al giorno. Nel periodo di massima tossicodipendenza, l'uomo ha riferito di aver assunto anche 25 pillole al giorno, per quattro anni. Dopo numerosi collassi, Mister A decise di chiedere aiuto, anche perché le sue condizioni peggioravano di continuo e aveva visioni e allucinazioni, paranoia e rigidità muscolari che gli impedivano di svolgere una vita normale.

I medici verificarono che il tossicodipendente aveva anche evidenti problemi di memoria, poiché non ricordava fatti appena avvenuti, tanto che non riusciva neanche a svolgere i semplici test che gli venivano sottoposti per verificare le sue condizioni. Le risonanze magnetiche al cervello non sono riuscite a stabilire se tali sintomi (Mister A non era capace, mentre faceva la spesa, di ricordare che cosa aveva appena messo nel carrello) corrispondessero a danni biologici al cervello, come zone in necrosi e atrofia.

"Si tratta di un abuso senza precedenti del principio attivo dell'ecstasy, l'Mdma - osservano i medici - e non si possono trarre conclusioni affrettate visto che si tratta anche dell'unico caso osservato. Tuttavia si ipotizzava già che l'ecstasy portasse a cali di memoria, depressione e allucinazioni nell'immediato, ora è evidente che tali disturbi possono diventare permanenti". Purtroppo gli scienziati non possono andare avanti con il loro studio di Mister A: l'uomo dopo un periodo di cure ha ripreso a drogarsi e non si è più presentato all'ospedale. Anche il Guardian, il giornale britannico che ha pubblicato lo studio, ha cercato di rintracciare il più grande consumatore di ecstasy conosciuto, ma senza successo.

(4 aprile 2006)